Ero reduce da un’esperienza con l’Alessi per la quale avevo incontrato difficoltà nell’organizzare il gruppo di lavoro. Per questa ragione decisi di dedicarmi ad un prodotto che fossi capace di portare a realizzazione senza ricorrere ad aziende o terze persone.
Ci pensai un po’ … era da tempo che avevo in testa un’idea …
e mi sembrava realizzabile … ‘oggetti a funzione estetica per pareti’, mi
dicevo, vale a dire un progetto centrato sulla decorazione, basato su formelle
e supporti componibili, che permettessero all’acquirente di costruirsi entro
certi limiti il suo ‘quadro’.
Ho sempre pensato all’arredo di una casa come ad un insieme
di oggetti trasformabili, trasportabili da un ambiente all’altro, mobili,
capaci di assecondare gli umori delle persone … qualcosa che muti nei colori,
nelle forme, nelle aggregazioni … e i miei ‘quadri’ dovevano avere caratteristiche simili … in tutto o in parte.
Avevo in mente qualcosa che si discostasse dal concetto di quadro tradizionale,
che non narrasse o fosse innovativo nel linguaggio pittorico e piuttosto lo
fosse in un altro senso … avevo in mente un sistema di formelle che, accostate,
formassero un disegno unico e che potessero essere vendute tutte insieme o
anche ognuna separatamente dalle altre, o a coppie, o tre insieme, o comunque
secondo quell’aggregazione che ci è frullata per la testa. Tutto ciò negava le classiche ‘cornici’, ne
ero cosciente … ci volevano dei ‘supporti’ componibili, capaci di assecondare
le fantasie di una persona …
Così è nato Tableau Tablette … composizioni astratte
unitarie, spezzettabili in tessere proprio come si fa con una tavoletta di
cioccolato.
Ogni formella è rigorosamente realizzata a mano, dunque
irripetibile, unica, anche se simile alle altre, appartenente a una ‘tipologia’
riproducibile nel tempo … mi figuro una ‘tipologia’ come cosa viva, che si
contrae con la vendita di formelle o si espande quando se ne aggiungono di
nuove … alcune ‘tipologie’ invece nascono e muoiono subito, forse perché
troppo complesse, difficili da riprodurre o semplicemente perché le ho giudicate meno efficaci o più difficili da ambientare …
I supporti cambiano veste, colore, materiale e sono in
divenire …
L'idea di base era che, quando l'intero sistema fosse stato completamente operativo,
l’acquirente del ‘quadro’ potesse intervenire, prendendo varie decisioni … si costruisse il quadro, diventando in parte artefice del risultato finale.
Ecco … questa è stata l’idea di base …
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