L'idea che sta alla base di queste opere non è propriamente quella di fare arte, ma di produrre oggetti decorativi per pareti che si affianchino a quelli più consueti dai costi contenuti come stampe e manifesti, ma rivolgendosi ad un acquirente un po' più esigente, di maggiore gusto e disposto anche a spendere qualcosa di più. Qualcosa anche da offrire agli arredatori e che abbia la caratteristica dell'unicità oltre a quella della economicità.
Tutta la progettazione che ne sta alla base tiene conto di
questo e quindi utilizza materiali prelavorati e relativamente poco costosi. I
materiali sono diversi, ma tutti di tipo seriale: plexiglass, pellicole
trasparenti in acetato, carta e vernice. La lavorazione prevede
l'individuazione di varie tipologie, per differenziare, ma che si ripetono, per
rispondere ancora al concetto di serialità. Del resto la lavorazione
artigianale garantisce l'originalità anche all'interno delle stesse tipologie.
Il progetto prende il nome di TABLEAU-TABLETTE perché si
ispira alle tavolette di cioccolata formate da tanti quadratini che si possono
staccare. Infatti ogni opera è formata da multipli di elementi di 50x50 cm e
l'acquirente può scegliere liberamente di acquistarne uno o diversi a seconda
di dove vuole collocarli e di quanto è disposto a spendere. Come si vede anche
questa caratteristica è frutto della stessa filosofia che sta alla base del
progetto: adattarsi alle esigenge di vari tipi di acquirente, ma tutti di
fascia non alta.
La tecnica di composizione prevede che le opere siano
racchiuse dentro due fogli di plexiglass tenuti insieme da viti che ancorano
l'oggetto anche al supporto sottostante. Anche il sistema dei supporti prevede dimensioni
che siano facilmente trasoprtabili.
Senza escludere sperimentazioni proprie, ci si affida a
stili e modelli già esistenti nelle arti figurative tradizionali, senza
scartare nulla, ma con l'opzione obbligata dell'astratto che permette libertà
nella scelta delle formelle e del loro numero, nell'assemblaggio e perfino nella
scelta del verso, anche se in realtà nascono con orientamenti e accostamenti
precisi.
E’ prevista la partecipazione di mani diverse perfino nella
composizione di una stessa opera, sia per favorire l’aspetto di produzione
semi-seriale e “di bottega”, ma anche per l'importanza che può avere l'apporto
di esperienze diverse.
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