lunedì 18 giugno 2018

INTRODUZIONE di Massimo Pistelli - 1. testi

INTRODUZIONE di Massimo Pistelli
L'idea che sta alla base di queste opere non è propriamente quella di fare arte, ma di produrre oggetti decorativi per pareti che si affianchino a quelli più consueti dai costi contenuti come stampe e manifesti, ma rivolgendosi ad un acquirente un po' più esigente, di maggiore gusto e disposto anche a spendere qualcosa di più. Qualcosa anche da offrire agli arredatori e che abbia la caratteristica dell'unicità oltre a quella della economicità.
Tutta la progettazione che ne sta alla base tiene conto di questo e quindi utilizza materiali prelavorati e relativamente poco costosi. I materiali sono diversi, ma tutti di tipo seriale: plexiglass, pellicole trasparenti in acetato, carta e vernice. La lavorazione prevede l'individuazione di varie tipologie, per differenziare, ma che si ripetono, per rispondere ancora al concetto di serialità. Del resto la lavorazione artigianale garantisce l'originalità anche all'interno delle stesse tipologie.
Il progetto prende il nome di TABLEAU-TABLETTE perché si ispira alle tavolette di cioccolata formate da tanti quadratini che si possono staccare. Infatti ogni opera è formata da multipli di elementi di 50x50 cm e l'acquirente può scegliere liberamente di acquistarne uno o diversi a seconda di dove vuole collocarli e di quanto è disposto a spendere. Come si vede anche questa caratteristica è frutto della stessa filosofia che sta alla base del progetto: adattarsi alle esigenge di vari tipi di acquirente, ma tutti di fascia non alta.
La tecnica di composizione prevede che le opere siano racchiuse dentro due fogli di plexiglass tenuti insieme da viti che ancorano l'oggetto anche al supporto sottostante. Anche il sistema dei supporti prevede dimensioni che siano facilmente trasoprtabili.
Senza escludere sperimentazioni proprie, ci si affida a stili e modelli già esistenti nelle arti figurative tradizionali, senza scartare nulla, ma con l'opzione obbligata dell'astratto che permette libertà nella scelta delle formelle e del loro numero, nell'assemblaggio e perfino nella scelta del verso, anche se in realtà nascono con orientamenti e accostamenti precisi.
E’ prevista la partecipazione di mani diverse perfino nella composizione di una stessa opera, sia per favorire l’aspetto di produzione semi-seriale e “di bottega”, ma anche per l'importanza che può avere l'apporto di esperienze diverse.

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